Quando pensi che sia impossibile, invece…DIEUREDIEUF!
Mor Ngoundji Fall
Assurance
Non avrei mai immaginato di poter tornare a casa, in Senegal, ed eseguire il mio lavoro in smartworking.
Ora che ci penso, il Senegal non è così lontano dall’Italia come può sembrare. Qualche giorno prima di partire, i miei Colleghi mi chiedevano: “Mor, quando scendi?”, come se stessi andando nel sud Italia. In effetti, la domanda aveva senso, perché effettivamente stavo scendendo verso sud rispetto a dove ero. Da un punto di vista geografico la distanza è rilevante, ma i mezzi di comunicazione attuali la riducono più di quanto si possa immaginare.
Fino a qualche anno fa non avrei pensato di poter fornire assistenza tecnica ad un Cliente Vianova ricevendo o effettuando una chiamata dal Senegal. Tutto questo è stato possibile grazie a tre strumenti fondamentali che ci permettono di spostare il lavoro, dove e quando vogliamo: il primo è Vianova Phone, il secondo un computer performante e l’ultimo, ma più importante, un qualsiasi tipo di connettività Internet purché con buone prestazioni.
Devo essere sincero, vista la mancanza di connettività a banda larga nelle regioni lontane dalla capitale Dakar, ed abitando con la mia famiglia in una di quelle zone, non credevo assolutamente possibile poter eseguire il mio lavoro da remoto. Fortunatamente, la rete 4G è abbastanza sviluppata in tutto il paese e fornisce un buon accesso a Internet.
Vianova mi ha dato gli strumenti necessari per fare questa nuova esperienza: svegliarsi la mattina con la mia famiglia e provare a lavorare come se fossi in Italia.
All’inizio ho riscontrato un problema tecnico con Citrix (il sistema di virtualizzazione che utilizziamo per gestire le attività quotidiane) che è stato risolto subito dai Colleghi della mia funzione, ma superato questo ostacolo non ho più avuto interruzioni. Anzi, la qualità della fonia con Vianova Phone è risultata incredibile, migliore rispetto alle chiamate fatte e ricevute dalla mia postazione fissa in Italia e tutti i servizi su Citrix hanno risposto regolarmente con prestazioni più che accettabili.
Quando i miei familiari mi sentivano parlare in italiano rimanevano colpiti perché per loro il parlato è troppo veloce. Sono comunque riuscito ad insegnare a mia moglie qualche parola in italiano! Visto che il primo test è andato a buon fine, ed è stata un’esperienza molto positiva, spero di poter tornare per periodi più lunghi in Senegal così da passare più tempo con mia moglie e mio figlio.
Ringrazio molto l’Azienda e soprattutto i Colleghi ed i Manager del reparto che mi hanno dato questa opportunità non da poco! E concludo l’articolo con una parola in Wolof, la nostra lingua nazionale, che è “DIEUREDIEUF” ovvero “GRAZIE”.