Quando si chiude una porta… si apre un prosecco!
Simona Birga
Inside Sales
La mia storia d’amore era ormai finita.
Non era a rischio il mio matrimonio ormai secolare… era finita la mia storia d’amore con il mio vecchio lavoro, con la mia vecchia azienda.
La chiamo storia d’amore perché io davvero l’ho vissuta così! Ero innamorata del mio lavoro e della mia azienda che mi ha dato tanto, ma alla quale anche io ho dato tanto per tanti anni. Ormai però quell’azienda cha avevo tanto amato non c’era più ed avevo deciso di chiudere.
Avevo già il mio piano B, ma diciamo che mi entusiasmava il giusto e l’onesto… ovvero non molto! Poi, su Facebook, ho visto una faccia conosciuta che scriveva “Ricominciamo da Vianova”. Ho pensato: “Metto un Mi piace!”.
Sì, mi piaceva davvero, e decisi di inserire la mia candidatura sul sito.
Un po’ di tempo dopo mi arriva una chiamata da Vianova. Era una giornata complicata, in giro per l’ospedale con babbo che non stava bene. Rispondo alla telefonata con un semplice “Scusami, ma adesso proprio non è il momento. Perdonami”. La giornata complicata poi giunse al termine, le acque si calmarono, almeno momentaneamente, ed io mi mangiai le mani perché avevo chiuso in fretta quella che poteva essere un’altra potenziale “bella storia d’amore”. Ma come tutte le storie d’amore non sarà certo un primo no a rovinare tutto…
Dopo un po’ ricevo un’altra chiamata.
Mi sentivo corteggiata e questo mi rendeva felice!
Ero contenta ed emozionata. Mi piaceva molto la voce della persona con cui stavo parlando, calma e rassicurante, e mi piaceva il fatto che mi stava chiamando per nome, Simona!
Quella voce aveva una dote rara: mi faceva domande ed ascoltava le mie risposte. Non è banale! Il primo colloquio in video l’ho fatto il giorno di San Ranieri, patrono di Pisa; io ero libera dall’altro lavoro e Ramona, ormai avevo dato un nome a quella voce, si era resa disponibile.
Ero a casa, in camera di mia figlia, con il gatto che mi gironzolava intorno. Il giorno del colloquio, durante una video intervista, c’erano Ramona, alla quale adesso riuscivo a dare anche un volto, ed Emmanuele, verso il quale mi sentivo un po’ in colpa perché era lui che mi aveva chiamato quel brutto giorno, ed al quale non avevo più risposto. La ricordo come una bellissima chiacchierata. Mi sembrava di conoscerli da sempre! Ho parlato in modo libero di tutto: di me, delle mie esperienze lavorative, di tutto quello che mi piace fare. E loro mi ascoltavano. Facevano domande ed ascoltavano!
Mi sentivo corteggiata e questo mi rendeva felice! Un giorno, verso luglio, venni a sapere che un mio ex collega sarebbe entrato in Vianova a settembre. Delusione! Un turbinio di pensieri mi affollarono la mente: “Hanno preso lui e non me! Vabbè, ma io ne posso fare a meno. Io ho la mia vita, non me ne importa niente. In fondo a me Montacchiello non è mai piaciuto!”.
Non era vero niente! Mi sarebbe piaciuto da matti entrare a lavorare con queste Persone che sanno ascoltare!
Al termine di questo primo colloquio ormai Vianova mi era entrata nelle vene. Ormai aspettavo ulteriori contatti come si aspetta la chiamata del fidanzato!
“Quanto mi dispiace! Ma non era detta l’ultima parola, forse c’è ancora una speranza”.
Finalmente mi richiamò Ramona. Mi invitava ad un ulteriore colloquio in sede. Vedo la sede… un posto bellissimo dove lavorare!
La sede… un posto bellissimo dove lavorare!
E poi… sì! Il 5 settembre 2022 mi si è aperto il portone di Vianova e ho stappato il prosecco!