Prompt Engineering: come ottimizzare le prestazioni di AI e Chatbot
Sommario
Il motore dell’intelligenza artificiale e dei chatbot è molto potente.
Ma tutta questa potenza resta inespressa – o può addirittura diventare pericolosa – se in azienda non c’è un pilota che sa come guidarla e indirizzarla.
Il prompt engineering è la scienza che permette di mettere in pista tutto il potere dell’AI per migliorare l’efficienza aziendale e semplificare il lavoro.
AI e chatbot: l’errore da evitare per le aziende
Sempre più aziende scelgono di introdurre sistemi di automazione per ottimizzare i processi aziendali e aumentare l’efficienza nelle interazioni con i Clienti.
I chatbot e le interazioni conversazionali automatizzate sono strumenti ideali per ottenere questi risultati mantenendo sotto controllo i costi.
L’errore che però molti commettono è immaginare questi strumenti come tecnologie già pronte all’uso.
La velocità dei chatbot nel fornire risposte e gestire interazioni è impressionante.
Ma senza un pilota preparato rischiano di sottoperformare o farci finire fuori strada fornendo output non adeguati e provocando errori anche gravi.
L’arte del prompt engineering è fondamentale per raggiungere i propri obiettivi velocemente e senza incidenti.
Cos’è il Prompt Engineering?
Il Prompt Engineering è un insieme di tecniche e processi che permettono di fornire istruzioni dettagliate ai sistemi di intelligenza artificiale basati sull’elaborazione del linguaggio naturale (come Chat GPT) al fine di migliorarne le prestazioni e ottenere risultati accurati e pertinenti.
In sintesi, il Prompt Engineering opera sulla progettazione degli input forniti al sistema e lo fa attraverso una costruzione mirata dei messaggi che gli utenti inviano e ricevono. Un prompt ben progettato permette di utilizzare l’AI per compiti avanzati come generare contenuti, analizzare dati, sviluppare codice e interagire in tempo reale con esseri umani.
Tecniche avanzate di prompt engineering possono essere utilizzate per addestrare chatbot in grado di gestire interazioni con migliaia di utenti. Grazie ai prompt i chatbot possono imparare a fornire risposte coerenti e accurate, senza la necessità di programmare manualmente ogni possibile scenario e quindi risparmiando tempo.
Cosa fa un prompt engineer?
Il Prompt engineer, una figura professionale molto richiesta, è la persona che in azienda si occupa di “istruire” e gestire i sistemi di intelligenza artificiale.
I Prompt Engineer scelgono i formati, le frasi, le parole e i simboli più appropriati per guidare il Chatbot verso un’interazione più efficace e lo fanno costruendo quello che si definisce prompt, ovvero un testo in linguaggio naturale che richiede all’applicazione di eseguire un’attività specifica.
Prompt Engineering per i chatbot: come funziona
Per ottimizzare le interazioni tra gli utenti e i Chatbot, vengono sperimentati diversi tipi di input in modo da creare una libreria di prompt che gli sviluppatori di applicazioni possono riutilizzare in diversi scenari.
Gli sviluppatori incapsulano l’input dell’utente all’interno di un prompt prima di trasmetterlo all’applicazione così che quest’ultima sia facilitata nel rispondere in modo più efficiente ed efficace.
Facciamo un esempio.
Un utente interroga un Chatbot e inserisce una richiesta vaga come ad esempio ”Dove posso acquistare un cellulare”.
Internamente, il codice dell’applicazione utilizza un prompt ingegnerizzato che dice: ”Sei un assistente alle vendite per un’azienda di telefonia. Un utente, localizzato a Firenze, Italia, ti chiede dove acquistare un cellulare. Rispondi con i tre punti vendita più vicini che attualmente vendono un cellulare”.
Grazie alle informazioni più dettagliate fornite dal prompt il Chatbot sarà in grado di generare risposte più pertinenti e accurate rispetto alla domanda.
I prompt engineer colmano il divario tra gli utenti finali e il modello linguistico dei Chatbot.
I fondamenti del Prompt Engineering
Alla base del Prompt Engineering ci sono una serie di principi e pratiche fondamentali che guidano la progettazione dei prompt per i Chatbot.
Ecco alcuni dei principali:
Comprensione del contesto
È essenziale comprendere il contesto delle interazioni, ovvero mettere a fuoco le esigenze degli utenti e il motivo per cui si rivolgono al Chatbot.
Analisi dei dati
L’analisi dei dati delle conversazioni passate tra utenti e Chatbot fornisce preziose informazioni sui modelli di interazione, le domande comuni e le aree di miglioramento.
Chiarezza e semplicità
È importante creare prompt chiari, concisi e facili da comprendere, evitando l’uso di linguaggio complesso o ambiguo che potrebbe confondere.
Contesto e personalizzazione
I prompt devono essere contestualizzati e personalizzati in base alle esigenze specifiche degli utenti: questo può includere anche l’adattamento del tono e dello stile del messaggio.
Guida e supporto
I prompt devono guidare gli utenti attraverso le interazioni in modo efficace, fornendo istruzioni chiare e suggerimenti utili.
Feedback e ottimizzazione
Per identificare eventuali problemi o margini di miglioramento, è importante raccogliere feedback dagli utenti e monitorare nel tempo le prestazioni dei prompt.
Test A/B e sperimentazione
Condurre test A/B e sperimentazioni sui prompt può aiutare a valutare l’efficacia di diverse varianti e determinare quali generino le migliori risposte dagli utenti.
Adattamento continuo
Il Prompt engineering richiede un lavoro costante per adattarsi ai cambiamenti nelle esigenze degli utenti e nell’ambiente aziendale.
L’AI al servizio degli esseri umani con il Prompt Engineering
Il Prompt Engineering è fondamentale per interagire con i sistemi AI e sfruttarne a pieno il potenziale.
Questa tecnica in continua evoluzione ci mostra, ancora una volta, quanto sia importante la collaborazione tra esseri umani e tecnologia per massimizzare i risultati.
Solo l’integrazione tra le capacità professionali delle persone e la potenza di calcolo dei sistemi di AI permette di ottenere un costante miglioramento dei processi aziendali e dei risultati ottenuti.
L’AI è un nuovo strumento estremamente innovativo che deve essere messo al servizio delle Persone, che siano Dipendenti o Clienti, in un’ottica human centred.
Perché alla fine l’elemento più importante delle tecnologie è sempre e solo uno: le Persone.